Giucano
Giucano
La sua esistenza è documentata per la prima volta in un atto del 1201, tra i feudi dei marchesi Malaspina di Fosdinovo, «ai quali nelle divise del 1393 toccò di parte con Fosdinovo, Marciaso, Pulica, Tendola, Posterla,Colla, Bardine, S. Terenzo in Monti Zuccano, ossia Giuccano ed altri villaggi».
La cappella medievale di Santa Burlanda, corrispondente alla cappella dei Santi Fabiano e Sebastiano, menzionata nel XIV secolo, è considerata la primitiva chiesa parrocchiale di Giucano. Questa cappella, con un bel campanile a vela, si trova nella località omonima, attualmente entro il perimetro del cimitero. Pur essendo riconosciuta come chiesa parrocchiale, a causa della sua distanza dal borgo, vi si celebravano le funzioni solo una volta al mese, mentre tutte le altre funzioni si svolgevano a Giucano, prima nell’oratorio di Santa Croce e , in seguito, nella nuova (ed attuale) chiesa parrocchiale eretta nel 1636 ed anch’essa dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano.
Adiacente alla Chiesa parrocchiale si trova l’Oratorio della Confraternita dei Bianchi. A ridosso del campanile, confuso tra le abitazioni civili, si scorge la struttura a capanna dell’Oratorio dei “Rossi”, ormai sconsacrato. Caratteristico l’arco di ingresso che, ancora oggi, sembra voler dividere la parte originaria e più antica del borgo con quella di più recente costruzione, e sul quale una lapide ricorda i caduti della prima guerra mondiale.