Tendola

La prima menzione di Tendola è del 1201, in un documento relativo a questioni territoriali fra Giucano e Falcinello. L’architettura del paese mostra l’impianto medievale con archi, volte e camminamenti coperti. Bella e suggestiva la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Caterina di Alessandria, così come la chiesetta di San Rocco, situata nella parte alta del paese,caratterizzata dalla Madonnina che ne sovrasta il portale. Un monumento in marmo collocato su una piccola collina nei pressi del paese vuole ricordare una parte meno celebrata della lotta di liberazione: i militari alleati “di prima linea” morti sul suolo italiano.

Una storia affascinante e allo stesso tempo triste è quella del soldato nippo-americano Sadaichi Kubota e del suo grande amico Tadao “Beanie” Hayashi, ucciso dai tedeschi. Kubota, tornato a Tendola nel 2004, celebrò in quel luogo un rito buddista per dare pace all’anima dell’amico, chiamandolo a gran voce come aveva fatto in quei terribili momenti. Con questo rito sentiva di aver avuto anche lui la pace: appena due mesi dopo, il tenente Sadaichi Kubota, reduce del 442o RCT “Nisei”, cessò di vivere nell’isola di Hilo (Hawaii).